Carissimi amici,
in questi giorni ho ricevuto una mail che mi ha lasciato alquanto…uhm…non trovo le parole…comunque lascio giudicare a Voi trascrivendo qui di seguito il testo integrale censurando chiaramente il mittente per rispetto della privacy:
“ ********* 10/07/2009
Salve sono ***** il vice presidente del comitato ******* , centro storico del isola pedone di ****** in provincia di ******,
Con il consenso dell’ amministrazione comunale e tutti mie colleghi , desideriamo organizzare spettacoli di tutti genere per bambine e famiglie
Cerchiamo varie artisti disponibile ad esibirsi con il proprio spettacoli ,nel centro dalla piazza davente alla chiesa delle ore 21,30, all 00, lavorando a titolo gratuito o cappello, per le serate di lunedì e il mercoledì, fino 10 di settembre ,Sara predisposto un punto luci e il suolo pubblico pagato, compresa la seai
E circa 20,000 persone presente da coinvolgere
la città di ****** gode di una grande fama, con forte flusso di turistico, di circa 460 hotel
persona da contattare ********* “
Una volta ricevuta questa mail sono rimasto a bocca aperta e ho pensato che il ns. lavoro non viene assolutamente considerato come un lavoro (anche se in realtà ne avevo avuto conferma già da anni quando ti senti chiedere ripetutamente a fine spettacolo “Ma lei nella vita che lavoro fa???”).
Poi ho riflettuto ancora meglio e mi son detto che è veramente ancora più triste che organizzatori ed enti ci considerino in tal modo per organizzare eventi a costo zero sfruttando artisti che con la loro arte gli “creano degli eventi”… tanto sono artisti di strada… tanto vanno a cappello.
Insomma, contrariamente al solito, non ho cestinato la mail fregandomene ma ho deciso di rispondere.
Questa è stata la mia risposta:
“Ravenna 11/07/2009
Salve sono Lorenzo Presidente dell’Ass. Bottega delle Fantasie, con il consenso di mia moglie e di tutti i miei colleghi, desideriamo ristrutturare la casa e un luogo dove organizzare spettacoli di tutti i generi per bambini e famiglie.
Cerchiamo muratori, idraulici, elettricisti, falegnami disponibili a svolgere il proprio lavoro a titolo gratuito o in cambio di un pasto.
Sia ben chiaro che il materiale siamo disposti a pagarlo noi compresa l’Iva.
All’inizio dei lavori saranno invitati tutti i vicini che potranno assistere ai lavori con possibilità di nuovi ingaggi.
La città di Ravenna gode di un’ottima fama a livello mondiale per i suoi mosaici con un forte afflusso turistico, con molti hotel (non ho avuto il tempo di quantificarli).
Sicuro di un Vs. riscontro colgo l’occasione per porgere
Distinti saluti
Lorenzo
P.S.: siamo disponibili anche a prestazioni gratuite di dottori vari (dentisti, oculisti, pediatri, dermatologi, ecc.), geometri, giardinieri, imbianchini. Grazie “
Insomma la mia risposta è stata sicuramente provocatoria ma allo stesso tempo ironica e rispettosa (anche se la successiva risposta alla mia mail non è stata tale).
Sicuramente non porterà a nulla ma è stata una piccola forma di protesta nei riguardi di tutti coloro che considerano il nostro lavoro, nonché stile di vita, poco importante e in più pretendono di sfruttarci a loro piacimento senza nessun tipo di riconoscimento.
Quello che chiedo a tutti Voi amici, artisti e addetti del settore, è di rispondere per le rime a questi “pseudo-organizzatori”, come ho fatto io, e di non accettare queste condizioni che, secondo il mio parere, continuano a peggiorare la situazione “economica del nostro settore”.
Fintanto che ci sarà qualcuno che accetta queste condizioni andando gratuitamente e/o solamente a cappello sarà sempre peggio e diventerà sempre più difficile proporsi come professionisti dello spettacolo.
Siamo artisti di strada e dobbiamo avere una ns. dignità, se vogliamo lavorare a cappello possiamo decidere noi dove farlo.
Tutte queste organizzazioni, che aumentano a dismisura, e che vogliono organizzare le loro feste denominandole “buskers” (che oramai di buskers non hanno più nulla) solamente per non spendere soldi o ancora peggio per intascarsi più soldi da enti, sponsor, ecc. (vi assicuro che sono tante), devono finire di esistere.
Questo nel rispetto di tutte quelle persone che s’impegnano a recuperare fondi e sovvenzioni per organizzare i loro eventi ingaggiando gli artisti pagandogli il loro il dovuto cachet per far sì che l’evento da loro organizzato riesca al meglio.
Non lasciateVi abbindolare da questi venditori di fumo che stanno distruggendo il ns. “mercato”.
Solamente lottando insieme possiamo riuscire a fare valere i nostri diritti di artisti di strada, persone che hanno scelto questo stile di vita per “regalare” al prossimo qualche sorriso all’insegna della pura libertà.
Spero tanto che accogliate il mio appello o che per lo meno Vi fermiate un’attimo a rifletterci e Vi ringrazio per avermi dedicato un po’ del Vs. tempo
Grazie
Con affetto
Lorenzo “Nanouk” Testardi
P.S.: scrivetemi per esprimermi il Vs. pensiero. Grazie