Se ho l'occasione al prossimo Markinjuggling (e se il figlio mi lascia in pace ), mi piacerebbe provare a fare un workshop sulla creatività .
Centrato sulla presenza scenica, e l'espressione corporea. Chiaramente è un corso che deve essere fatto in intimità  con un gruppo ristretto (12 pers. max). Vi farò sapere (sperando che ci sia un prossimo MJ).

io ormai son prenotato

mi prenoto anche io

Jossua xke non vieni alla convention della Snia a roma? l'8 9 e 10?

anch'io mi prenoto per il ws al mj!

poi se sara' alla snia meglio! tanto saro' pure la'! mi prenoto in ogni caso!

Ciao a tutti, vedo un po' le mie disponibilità  e caso mai aprirò un altro Topic (o lo farò sapere nel Topic che riguarda il raduno SNIA) però sarebbe meglio ritornare al soggetto sennò mi prendo tutta la colpa dell' :argue: .
Promesso, vi faccio sapere e grazie per il vostro entusiasmo.

Credo ci sia tantissima differenza tra giocare per giocare e fare uno spettacolo. Sono d'accordo con Jossua e credo possa servirmi da esempio il suo lavoro. Ho visto un suo spettacolo, Il viaggio. La giocoleria è inserita all'interno di una drammaturgia precisa. Gli elementi scenici sono coerenti e ponderati (per esempio la musica, scelta interessante per un giocoliere, visto che si tratta di musiche molto usate in teatro, cioè brani di Plaisirs d'amour di Renà© Aubry). Tante le tecniche usate: mimo, un po' di danza se non sbaglio, ma soprattutto teatro.
La presenza scenica la costruisci con un lavoro su te stesso, sulle tecniche teatrali. Solo così puoi proporre qualcosa di interessante per il pubblico. La tecnica pura e dura è difficile da approcciare per chi non ha nozioni di giocoleria e comunque non è abbastanza secondo me.
Naturalmente la mia formazione è teatrale quindi questo post rispecchia il mio punto di vista.
La tecnica non garantisce la riuscita di spettacoli. Per esempio ho assistito a due spettacoli di nuovo circo a Torino: Kolok, con Milo e Olivia, Littra, con gli ex allievi della Flic. Purtroppo, nonostante la bravura degli "attori", mancava qualcosa, era palese che mancasse qualcosa, cioè il teatro. Non bisogna avere paura di cercare di contaminare la tecnica con discorsi drammaturgici e poetici.
Ricordo che un po' di tempo fa Shay cercava info su laboratori di mimo e di danza. Secondo me è quella la strada, cercare di lavorare utilizzando tecniche teatrali diverse

Continuo questo stimolante Off Topic (mi scuserete...)

Anch'io sono d'accordo con Jossua suFaccio un esempio: anni fa animai una sagra con il buon Stefano (Diablista) e la gente effettivamente si fermava a fare ooh, ma poi proseguiva (per la cronaca anche io mi fermavo a fare ooh).
I capannelli si formavano per le scioccaggini del mago-clown Moreno o, paradossalmente per le mie misere interazioni con i bambini (piattini cinesi, scopettine del cesso,..).
E vi garantisco che tecnicamente tra me e Stefano c'era (e c'è) un abisso!

La morale è che non si può comparare tecnica con capacità  di stare in scena.
Avrebbero più senso due classificazione diverse (e effettivamente su un sito è più facile la prima .

Aspetta pero' antonine...
non vorrei cadere nel nouveau cirque.
Nel senso... Ok ci sono spettacoli fatti anche da teatralità  tipici del "nuovo circo" che a me piaccioni,pero' secondo me questa è solo questione di gusti e ci sta che un giocoliere sia solo giocoliere e non teatrante e quindi di crearci una storia sul suo spettacolo non ne voglia neanche un po'.
Nel senso che nel tuo post parli proprio di teatro mentre secondo me si puo' realizzare uno spettacolo di giocoleria senza ricorrere al teatro evro e proprio ma attingere da esso semplicemente delle tecniche per poter interessare di piu' il pubblico.Solo enfatizzare un trick difficile è una tecnica teatrale per raggirare il pubblico e migliora di gran lunga uno spettacolo dove lo stessotrick è semplicemnte messo in sequenza con un altro.

Ciao a tutti, vedendo i risultati parziali del contest di 3 palline, mi è venuta una riflessione che penso sia molto interessante. Si tratta della potenza dell'entrata in scena. Il discorso è un po' complesso però ci provo.

Allora nel caso delle routine di un minuto, si può dire che i primi 15 secondi corrispondono all'entrata. Ok secondo me questi 15 secondi sono determinanti per lo spettatore perchà© credo che alla fine di questo piccolo lasso di tempo, il suo giudizio è già  fatto. E quindi il resto influenzerà  poco la sua prima impressione.
Concretamente, sia Pandams che Io, abbiamo fatto due entrate non aspettate (uno sul costume, uno sul mimo), dopo le tecniche per entrambi sono limitate però i voti (quindi il giudizio) mostra chiaramente una preferenza. Non voglio fare un discorso sulla qualità  ma per me Ohio Osso e Bozzolo sono molto più bravi tecnicamente nelle loro rispettive presentazioni. Tutto questo per dire, che anche per un pubblico di giocolieri, la messa in scena sembra contare di più che la tecnica.
Che ne pensate?

sicuramente d'accordo! :

Anche per me (ma io son più clown che giocoliere-tecnico...)

D'accordissimo sia con Geppo che con Jossua.
L'entrata è teatro. Uno sguardo al pubblico è teatro.
Ogni volta che si crea una situazione performativa si può parlare di teatro. Quindi bisogna fare i conti col pubblico e anche col proprio lavoro artistico, cercando soluzioni non troppo scontante per la propria messa in scena.
Infilare dei trick uno dietro l'altro è un'altra cosa

D'accordo! Anche se dipende da chi vota... O meglio i giocolieri neofiti del sito avranno sicuramente votato Pandams, mentre è probabile che i giocolieri un po' + navigati del sito avranno votato in massima parte la routine in cui hanno riscontrato la tecnica migliore.... Non tutti ovviamente, ma alcuni sicuramente sì! E visto che nel sito sono + i neofiti dei navigati ecco spiegato il risultato per Pandams...

io sinceramente non è stato per l'entrata che ti ho votato jossua,ma perchè apprezzo molto i tentativi sperimentali in ogni cosa,e tendo a votare quelli,sperando di vederne sempre di piu.

anche se,ultimamente soprattutto andando a vedere un po dello spettacolo della scuola di cirko o della flic,ho visto un aumento MOSTRUOSO di tecniche sperimentali con le clave,e la cosa non mi è affatto piaciuta.
i lego,gli incastri vari,sono quasi privi di tecnica e mi preoccupa vederne cosi tanti,soprattutto in ambiente si puo dire professionale..
beh piccolo OT personale