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ARGOMENTO: Elogio (e Tecniche) dell'allenamento

Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257284

  • romeo
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Elogio ( e tecniche ) dell'allenamento

Le circostanze che per eccellenza uniscono e mantengono forte la comunità giocolieri sono due: l'una, più sporadica, preziosa come un gioiello, è rappresentata dalle convention, dai raduni, dai festival e da tutti quei momenti in cui è il potere del gruppo a dare un senso a ciò che facciamo e a stimolarci a fare meglio.
L'altra circostanza è invece più quotidiana, più discreta: si tratta dell'allenamento.
Tutto comincia da qui. Il giorno in cui sorge il desiderio di imparare a giocare tre palline, superando la barriera della difficoltà, della velocità dei movimenti e della coordinazione, quel fatidico, indimenticabile giorno, è il primo giorno di allenamento.
Tutti sono passati in qualche modo dai primi mesi, in cui non si pensa ad altro che ad allenarsi e dai primi anni, nei quali non si mette piede fuori di casa senza gli “attrezzi” ben collocati nello zaino e pronti ad uscire nella prima piazza, strada, fermata dell'autobus o stazione che sia.
Grazie poi a giorni, mesi o anni di allenamento, si ottengono in genere risultati più o meno soddisfacenti nella tecnica a cui ci si dedica. Ma come è possibile rendere efficiente l'allenamento per progredire al ritmo desiderato?
Sono circa tre anni che mi dedico professionalmente all'insegnamento della giocoleria, organizzando workshops nei quali insegno la tecnica e ne esploro i possibili percorsi creativi.
In questo periodo mi sono reso conto di quanto sia sottovalutata la qualità del singolo allenamento come matrice e chiave del progresso tecnico. Buona parte delle persone approcciano la sessione di allenamento senza metodo e prendono con leggerezza le conseguenze causate dalle cattive abitudini.
Anzitutto il metodo, unito alla costanza, è garanzia di progresso e si compone di due parti: l'organizzazione e lo schema di allenamento.
Organizzarsi significa, per esempio, prepararsi una bottiglia d'acqua (ed eventualmente andare in bagno...) prima di cominciare. Questi accorgimenti tengono alla larga dalle pause obbligate, che sono proprio i momenti nei quali, cominciando ad accusare la stanchezza, si decide di fermarsi.
Lo schema di allenamento consiste invece in un piano, più o meno dettagliato, preferibilmente scritto, nel quale si riportano i triks da allenare ed il tempo da dedicarvi. Nello stesso foglio si possono appuntare i progressi in termini qualitativi (mi sono sentito più sciolto con le cinque clave), e quantitativi (100 prese con 5,6,7... palline). Questo piano deve comprendere, per ogni sessione, un riscaldamento muscolare prima dell'allenamento ed un rilassamento dopo. Così facendo si tengono monitorati i progressi e ci si mette al riparo da fastidiosi mal di schiena e tendiniti.
Gli accorgimenti sono pochi, ma se presi nella debita considerazione, possono essere la rampa di partenza per migliorare esponenzialmente nella disciplina che più amiamo.
Prendersi cura dell'allenamento in sé, significa in fondo prendersi cura di se stessi e della relazione che ciascuno ha con il mondo della giocoleria.
Buon allenamento a tutti e buona scimmia.


romeo
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257287

  • Shay
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mi piace questo elemento :P

potreste scrivere con che metodo vi allenate! come vi riscaldate! Come pianificate l'allenamento! :D anche per vedere modi diversi a confronto! :D

Io inizio facendo risveglio muscolare. Attivo un po il corpo. Circa 10/15min.. dipende anche dall'ora che è!

Io per esempio scelgo piu o meno che trucci so che allenerò, e ne scelgo boh 6-7! Mi scaldo con 3 oggetti, ho una seguenza +o- fissa x scaldarmi, e faccio educativi per i trucchi che andrò ad allenare! Nel mentre però ripasso sempre i trucchi che so che voglio tenere solidi! Ogni trucco lo provo un po di volte, 5-6, non so, dipende anche da quanto sono preso, e poi passo avanti! Cerco di fermarmi quando vedo che è uscito bene, cosi il cervello è contento, e immagazzina la sensazione, cosi passo al trucco successivo.

Pero a volte faccio solo educativi, di un trucco, per esempio se sono backcrosses o elicotteri per 5 clave. Partendo da 1 oggetti fino a 5. Poi dipende dal tipo di tecnica che vorrà allenare!

Dipende anche se voglio allenare + oggetti! Se voglio fare 5 e 6 clave, il gioco con 3 e 4 sarà + rapido, senza soffermarmi troppo. Se invece voglio fare 3 e 4, ci perdo piu tempo.

Poi cè la parte che alleno la routine, e ogni singolo trucco della routine, e le seguenze varie.

Poi chiaro cerco sempre di lasciarmi uno spazio di gioco libero. Dove cazzeggio e/o cerco cose nuove.

Tutti gli allenametni mi durano circa 1h30/2 ... poi magari ne inizio un altro dipende! Però cho anche i 15/20min di pausa. Dipende dal tempo!
Se ho tutto il giorno, mi faccio tutte le session di allenamenti! Tecnica, Ripasso, Creazione, Routine e Gioco Libero. Con dovute pause nel mezzo!

E poi alla fine mi stiracchio un po, soprattutto collo e schiena!
Peace
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257293

  • Gine
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ottimo articolo (mi sembra il termine adatto): breve, conciso e comprensibile
credici, e continua a tentare, non importa quante volte le tue palline cadranno, tu raccoglile e va avanti
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257295

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grazie gine!
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257297

  • newjutsu
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io non sarò esperto come voi (6 7 palline seh magari.. :( ) ma spero di non annoiare.
anch'io mi dedico abbastanza alla pianificazione dell'allenamento, per esempio ora sto imparando la cascata a 5 palline, quindi dopo un po' di riscaldamento a 3 palle abbastanza libero faccio educativi per le 5 a manetta, a 3 palline , ma soprattutto a 4, infine provo la cascata a 5 cercando di fare sempre più prese, finchè la frustrazione non mi raggiunge perlomeno :) e allora per riprendermi mi dedico al gioco libero fino a quando non sono sfinito..

poi a me piace molto trovare anche un bel posto dove allenarmi, io ad esempio abito vicino ad un fiume e tempo permettendo vado spesso li. non so se è un pallino mio ma trovo molto importante allenarmi in un luogo tranquillo magari in mezzo alla natura...

ciao a tutti :D
You can't separate peace from freedom, because no one can be at peace unless he has his freedom
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257299

  • romeo
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Trovo che quello che dici sia molto importante: bisogna conoscersi profondamente per migliorarsi e se tu sai che ti aiutano gli educativi e che ti frustrano gli invani tentativi con cinque palle, fai bene a costruire l'allenamento cercando di tenere alto l'umore, alternando momenti di "scimmia libera", con momenti di rigore.

Detto ciò, certamente il posto nel quale ci si allena è di primaria importanza, anche per me, come può esserlo l'abbigliamento o la musica che si ascolta.

Grazie per il prezioso contributo.

romeo
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257308

  • Nulleamai
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il topic è molto interessante, grazie a Romeo per averlo aperto...

Personalmente trovo molto utile quanto suggerito dagli altri giocolieri, non sono così diligente come Romeo, devo ammetterlo, però ho anche io una prassi che seguo durante gli allenamenti...

Innanzi tutto non inizio mai dagli ultimi trick ma sempre con un po di riscaldamento, che può durare anche una mezz'ora abbondante, cerco di svuotare la mente prima di iniziare con le cose che per me sono + avanzate, penso che sia molto importante lasciare fuori dall'allenamento tutte le cose della vita quotidiana, i pensieri, i progetti, cerco il silenzio nella testa...

Poi se un trick è proprio nuovo cerco di scomporlo nelle parti di cui è composto, provando e riprovando e cercando di pulire i costituenti base...

Verso la fine, quando sono troppo stanco per provare cose impegnative, ritorno alle cose + semplici, anche quelle proprio basilari, cercando di rallentarle, e concentrandomi sul mio corpo, sulle singole parti, facendo sempre lo stesso trick elementare sposto l'attenzione su diverse parti del corpo, per pulire pulire e pulire...

Trovo anche molto utile rallentare il movimento all'estremo, cercando sempre di mantenere il ritmo...

Infine una cosa su cui molti forse non saranno d'accordo, preferisco di gran lunga allenarmi senza musica e senza rumori esterni, anzi i migliori allenamenti li faccio quando sono completamente da solo, ma è difficile trovare un posto così dove allenarsi, sopratutto in inverno...
Riguardo la musica cerco di trovare il ritmo dentro di me, anche se gioco con i poi li lancio molto, e fanno un lieve rumore quando fendono l'aria, cerco di armonizzare il ritmo del rumore delle prese, del sibilo nell'aria, dandogli un ritmo, un ritmo che poi si armonizza con il respiro e con il rumore dei piedi, creando una specie di musica che solo io posso sentire, ho notato che poi quando ho la musica su cui giocare vado molto meglio, e mi risulta molto + facile muovermi a tempo, però molti non la pensano come me.

Il problema della musica è che ti costringe a seguirla, magari vorresti andare + lento o + veloce e nel lettore mp3 ti capita una canzone con un ritmo diverso da quello che stavi facendo, e quindi devi adeguarti, il che non è male, ma interrompe il flusso del pensiero-azione per un attimo.

Questo è quello che cerco di fare quando mi alleno, oltre a provare i trick nuovi dedico molto spazio all'improvvisazione e alla ricerca della libertà di movimento, cercando di far coincidere pensiero e azione, se sbaglio o droppo significa che ho trovato un limite, e posso allenarmi su quello... Dopo un'oretta a fare questo mi capita di avere le migliori giocate di sempre, con un miglioramento costante... Dopodichè provo a standardizzare quello che ho "scoperto" in trick che possano essere ripetuti. Così ho trovato la maggior parte dei trick che faccio...
Tutta la conoscenza sorge dall'ignoranza
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257310

  • Sel
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Molto bello questo topic....

Io mediamente non ho molto metodo, o meglio cerco di impormelo ma non sempre ce la faccio, vado un po a periodi.
Il mio più grande problema è che spesso mi alleno dopo la giornata lavorativa, il che significa a volte essere stanchi (soprattutto mentalmente) e quindi non sempre si ha la lucidità di affrontare un allenamento metodico: in queste situazioni preferisco un allenamento un po più a random, in cui provo le cose che più mi piacciono e mi divertono anche senza impegnarmi a fondo. In generale però provo molta più soddisfazione quando riesco ad allenarmi per bene, seguendo gli step che mi prefiggo e procedendo per gradi.
Anch'io trovo molto importanti le "condizioni al contorno", ovvero il posto, la gente, i rumori, etc. Mi piace giocare in compagnia ma i risultati migliori li ottengo quando mi alleno per i fatti miei: mi piace estraniarmi un po dal mondo con la musica nelle orecchie, creando un forte legame con i miei attrezzi.

Comunque sia diciamo che comincio con un po di riscaldamento: non faccio praticamente mai stretching ma ho il buonsenso di partire piano con 3 palle, allenando i lanci alle varie altezze ed ai vari tempi, e magari faccio con calma un po di backcross per sciogliere le spalle. Poi faccio anche 4 e 5 palle sempre con la logica di scaldare i lanci e facendoli quindi alti. Ovviamente poi provo qualche trick e magari qualche mini-sequenza. Mi piace finire con 6 e 7 palle, anche se di 7 faccio molto poco secondo me è giusto chiudere confrontandosi con qualcosa di ostico e impegnativo: se ci stai con la testa qualcosa di buono esce comunque e finisci le palline soddisfatto col sorriso sulle labbra. WOW!!
Dopo passo alle clave quando ormai sono ben caldo, e uso un po la logica di prima: 3-4-5 scaldando bene i lanci singoli, doppi, tripli. Poi trick. Alla fine cerco di sputare sangue con le 5 clave.

In generale cerco di chiudere ogni step in maniera positiva, con qualcosa che mi soddisfi: è molto importante per lo spirito. Trovo siano molto importanti le pause, che però devono essere misurate, perchè se si va come dei treni poi è difficile arrivare in fondo freschi, soprattutto mentalmente, e bisogna dare al cervello il tempo di metabolizzare.

Dopo questa parte un po più seria si passa al cazzeggio, in cui gioco un po lasciandomi andare o provo qualcosa di folle che non mi verrà mai ma intanto provare è gratis oppure giochi con gli altri (endurance, kombat o altro). Non ho nominato il diablo tra gli attrezzi, ma ogni tanto rientra nel cazzeggio.

In generale trovo che la testa abbia un ruolo fondamentale nell'allenamento, addirittura più del fisico. Per questo è importante finire ogni parte di allenamento in maniera per noi gratificante in modo da tenere alto il morale. La spinta che ci può dare la positività dell'approccio mentale è sbalorditiva! E la soddisfazione che si ha dopo un allenamento ben fatto è impagabile!!

W la scimmia!!!
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257312

  • ohioohio
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Personalmente pianifico il mio allenamento in base al tempo a disposizione cercando già di sapere quanto dedicare a determinati tricks. In genere ho a disposizione dalle 2 alle 4 ore se mi va bene e purtroppo non ho la più fortuna di allenarmi con costanza più volte a settimana. Ciò mi costringe a “recuperare” anche un po’ di condizione fisica.
In effetti, quando mi alleno mi reco a piedi nel punto prefissato e dista circa mezz’ora; in questo modo riscaldo già il mio corpo e durante il cammino faccio anche un leggero riscaldamento di dita e polsi; inoltre la passeggiata mi consente di arrivare sul posto già abbastanza concentrato e soprattutto con le idee chiare perché è proprio durante quella mezz’ora che penso cosa allenare, quanto farlo oppure provo a ricordare qualche trick visto o pensato un po’ di tempo fa.
Una volta giunto sul luogo mi dedico a un riscaldamento di braccia, spalle e collo della durata di 5-10 minuti.
Inoltre se non mi alleno da un po’ (intendo da 2-3 mesi) è molto facile che il mio corpo non riesca a reggere un allenamento di 4 ore, o per lo meno è molto facile che me ne torno con una bella tendinite o al massimo con indolenzimenti vari alle braccia e alle spalle che durano dai 2 ai 5 giorni. Per questo motivo, se so che posso allenarmi più giorni consecutivi e non mi alleno da mesi preferisco fare durante il primo giorno un allenamento leggero di un’ora e mezza due ore al massimo ripassando il mio repertorio di trick classico, facendo molte endurance e contando le prese per rendermi conto effettivamente di come sono messo, rispetto ai miei massimali e alle mie medie; se l’allenamento mi risponde bene inizio già a provare i tricks più al limite per le mie possibilità; se invece mi risponde male li provo lo stesso per poco tempo giusto per avere un’idea di quanto “ho perso” rispetto agli ultimi allenamenti fatti.
Nei giorni seguenti provo ad aumentare la durata degli allenamenti perché il corpo dovrebbe rispondere meglio. Se sento che arrivo al limite provando tricks al limite per me, allora mi fermo subito e inizio a giocare random con tricks più semplici; in questo modo cerco di “riposarmi” e tenermi riscaldato; in seguito provo di nuovo a spingere per vedere come reagisce il corpo, se proprio non va, decido se fermarmi o continuare. In genere mi fermo se ho altri giorni a disposizione per allenarmi perché rischierei di pregiudicare questi allenamenti; vado oltre, rischiando qualche dolorino o qualche tendinite nei giorni seguenti (di solito resto acciaccato :P ), se so che quello è il mio ultimo allenamento per un po’.
Per quanto riguardo uno schema di allenamento dati i miei tempi brevi e la scarsa possibilità di avere costanza nell’allenamento, dopo il riscaldamento parto subito con le 5 e per la prima mezz’ora faccio una ripassata generale di 645 744 753 663 7445 halfshower 6x,4 provando anche ad unirli e giocando random questi tricks. Poi mi dedico ai siteswaps con lanci alti come 94444 97531 e 88441 facendoli a ciclo singolo a volte cambiando la mano di partenza. In questo modo il mio corpo dovrebbe essere abbastanza calibrato per quello che ho intenzione di allenare. Un’altra cosa importante (soprattutto se non mi alleno da un po’ perché calano un po’ i riflessi) è giocare random per allenare quei “salvataggi” in multiplex che spesso evitano di abbassarsi con la schiena o di fare 1000 kick-ups per raccogliere le palline. Conto molto su questi salvataggi e in genere se mi rendo conto che il mio schema è in bilico calmo la mia foga e cerco di evitare di droppare, magari fermando le palline o al massimo lanciando un multiplex per rientrare nel giro base stabilizzarmi e ripartire con il trick. In questo modo evito di stancarmi raccogliendo sempre le palline e provo a mantenere più a lungo il gioco (fattore importante e motivante rispetto a continui drops).
Una volta quindi riscaldato per quello che mi interessa provo i miei tricks “nuovi” (che ormai da anni sono sempre gli stessi  ), che non sono mai troppi per esempio 4 al massimo 5 con le 5, 1-2 con le 6 e il giro base delle 7. Dedico inizialmente un 5-10 minuti a questi tricks (se mi alleno con le 5 ovviamente provo solo tricks con le 5): vedo un po’ come vanno. Il trick che mi sembra funzionare meglio è quello con cui inizio; da quel momento in genere dedico circa 30 minuti al trick; massimo 45 minuti. Questo perché quando per esempio alleno il mills mess starci dietro 30-45 minuti può darmi conseguenze negative per il proseguio dell’allenamento (mi è capitato!) perché le braccia mi si stancano tantissimo per cui quando avverto la stanchezza passo ad un altro trick per “riposarmi” e poi ritorno al mills mess.
Quando passo alle 6 faccio delle endurance per riscaldare il giro base e poi provo i tricks. In genere i tricks che ho allenato prima con le 5 prevedono automaticamente dei propedeutici per i tricks a 6 che voglio allenare. Questo è pianificato per ottimizzare i tempi dell’allenamento. Attualmente il tempo che dedico alle 6 è molto breve dai 15 ai 20 minuti perché mi interessa allenare maggiormente il giro base a 7.
Per le 7 dopo questo abbondante riscaldamento evito propedeutici, a meno che non è giornata. Se vedo che non vogliono proprio partire sono “costretto” ad allenare una serie di flash continui a 5 a diverse altezze e il 7777770. Qui droppo tanto ovviamente e rappresenta per questo la parte più stancante e demotivante dell’allenamento.
In genere ogni volta che mi fermo per ogni trick vedo di capire la natura errore (p.e. mi sono spostato? Avevo un tempo sincopato? L’altezza del lancio era adeguata?) cercando di applicare un’azione correttiva (lancio meno avanzato con la sinistra, lancio meno/più alto con la destra, dò meno forza quando lancio). Quando noto che un’azione correttiva può sortire effetti positivi provo a memorizzarla e a tenerla presente magari anche per i prossimi allenamenti.
Infine, quando termino l’allenamento faccio un ripasso generale di tutto. Per i tricks nuovi tendo a fare l’ultima run con un numero di prese che mi soddisfino così da lasciare alto il mio umore e la mia motivazione anche per gli allenamenti successivi!
Per concludere giusto un po’ di allenamento defaticante per sciogliere braccia spalle e collo per allontanare l’acido lattico post-allenamento e… magari una bella Gatorade!

PS ottimo topic ;)
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257328

  • romeo
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Nulleamai, Sel e Ohioohio, grazie mille per il vostro contributo. Consiglio a tutti di leggere con attenzione ciò che questi tre esperti giocolieri condividono con noi circa le proprie strategie di allenamento.
Quello che certamente si può notare, pur trattandosi di tre piani di allenamento differenti, è il rigore con il quale ad esso vi accostate. Non bisogna entrare nell'equivoco secondo il quale il rigore sia sinonimo di noia o di scarsa propensione alla creatività; tutt'altro!
Le tre testimonianze ci dimostrano che la maggior parte dello sforzo è volto a conseguire soddisfazione durante la sessione di allenamento, ovverosia proprio quella sensazione di buonumore che ci invoglia a darci dentro ancora, ancora e ancora. Non si tratta di essere pesanti o rigidi con se stessi, bensì strategici ed efficaci.

Grazie a tutti per l'interessamento a questo topic, credo che serva a molti e tra tutti stiamo crescendo molto, per questo vi esorto a continuare a postare.

Lancio un piccolo spunto: quanti di voi si allenano con un quaderno? e appuntando cosa?
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257334

  • Guge
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Faccio il contr'altare.

Io non sono assolutamente rigoroso nei miei allenamenti. Non mi metterò mai a fare riscaldamento (nei termini sportivi che intende Romeo, ovvero corsetta, stretching, ecc.) né mai mi porterò dietro un quaderno con la scaletta dell'allenamento.
Chiaramente ammetto che la mia tecnica in questo modo non potrà mai progredire più di tanto, soprattutto non lo potrà mai fare velocemente.
Ma a me, sinceramente, non interessa.

Sì, il rigore mi annoia un sacco. Ma mi annoia addirittura giocare per venti minuti con lo stesso attrezzo.
Anch'io non parto con l'ultimo tirck, ma cerco di scaldarmi (in questo senso sì) con i trick base per poi aumentare la difficoltà fino ad arrivare al trick nuovo di pacca.
Inoltre cambio molto spesso attrezzo: ne uso sei / sette per ogni sessione di allenamento alternandoli per stile (ad esempio non uso due attrezzi-stick di seguito, tipo scopastick e dopo quadrato-stick) e riprendo più volte gli attrezzi per cui mi sembra di essere "più in giornata".

Ripeto, è un modo di allenarsi molto diverso da quelli esposti fin qui e non si adatta assolutamente a chi vuol specializzarsi né a chi vuol "crescere" nella sua tecnica giocolieristica.
Ne sono conscio, ma semplicemente non m'interessa. Non sono efficiente, ma in fondo mi diverto di più.

Quanto a problemi fisici dovuti alla mancanza di riscaldamento fisico (es. tendiniti) non ne soffro, sia perché non uso numeri alti di attrezzi per lungo tempo (max 5 palline, 4 clave) sia perché cambiando spesso tipologia di movimento dò tregua a certe parti del corpo.
L'unica eccezione è l'affaticamento al pollice durante gli allenamenti con il parasole. Ecco lì mi piacerebbe trovare degli esercizi per scaldarlo adeguatamente...
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257338

  • Nulleamai
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Io non uso quaderni o appunti ma ogni due-tre settimane, o anche di +, mi filmo per una mezz'ora e poi metto tutto in archivio sulla mia pagina di youtube, non faccio video particolarmente accattivanti o esteticamente impeccabili, è + un blog, che proprio come un diario mi permette di vedermi da fuori e tenere una cronaca dei miei progressi, cerco di fare sempre i trick nuovi, oppure nuovi modi di lagarli fluidamente, metto tutto su youtube perchè so che altri spinners li trovano utili e per condividere i miei progressi, inoltre montando i video e rivedendoli dopo ho un punto di vista che non potrei mai ottenere mentee gioco,nemmeno con uno specchio e sono il primo ad ammettere che nei miei video gioco molto sporco, ma proprio perchè lo scopo non è fare video belli ma prendere nota dei trick vedendoli da fuori.

Non è come avere un quaderno, e non serve molto per la pianificazioni futura, ma mi permette di non dimenticare le cose che escono casualmente e di tenere a mente la volta dopo su cosa lavorare...
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257384

  • romeo
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Guge, mi sembra buona la tua tecnica, in quanto, se pur differente, mi sembra strutturata. Il difetto che vedo, del quale sei peraltro ben consapevole, è la scarsa evoluzione con ognuno degli attrezzi che usi, ma se questo non è il tuo scopo, nulla da dire!

Per quanto riguarda il fatto di filmarsi, apprezzo il contributo e invidio nulleamai che non diventa nervoso davanti alla videocamera. A me personalmente mette molto in soggezione e la uso solo in casi eccezionali, per esempio per filmare un video, con un progetto o per registrare uno spettacolo. Ogni volta però che provo un trick nuovo mi ripropongo di filmarlo per vedere se visualmente è interessante, ma questa è la fase finale del progetto, che passa dall'allenamento del trick stesso (secondo la scomposizione nelle sue componenti, come tu giovanni dicevi).

Grazie per continuare ad alimentare questo topic. Per me sarà fonte di ispirazione per i miei allenamenti e spero che riusciremo a discuterne di persona alla prima occasione giocolosa!
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257398

  • Shay
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io credo che scrivere sia fondamentale! Aiuta un sacco... anche porsi domande, rispondendosi, e poi rileggendole dopo un tot di tempo :D Romeo lo sa bene che mi ha visto millioni di volte sopra il mio quadernino! ;)
Peace
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Elogio (e Tecniche) dell'allenamento 13 Anni 5 Mesi fa #257400

  • Guge
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è la scarsa evoluzione con ognuno degli attrezzi che usi

Una precisazione: l'evoluzione c'è comunque, per lo meno nei trick entro un certo grado di difficoltà. Sono i tempi che si allungano.
Certo, per imparare, ad esempio, sette palline è necessario specializzarsi (e quindi ridurre il numero di attrezzi diversi ad al massimo 2).

Ma volevo affrontare un'altra questione:
Riguardo la musica cerco di trovare il ritmo dentro di me, anche se gioco con i poi li lancio molto, e fanno un lieve rumore quando fendono l'aria, cerco di armonizzare il ritmo del rumore delle prese, del sibilo nell'aria, dandogli un ritmo, un ritmo che poi si armonizza con il respiro e con il rumore dei piedi, creando una specie di musica che solo io posso sentire, ho notato che poi quando ho la musica su cui giocare vado molto meglio, e mi risulta molto + facile muovermi a tempo, però molti non la pensano come me.
mi piace estraniarmi un po dal mondo con la musica nelle orecchie, creando un forte legame con i miei attrezzi.

Ovvero la musica nell'allenamento.

"Juggling is Rhythm" diceva un grande maestro e ritengo la questione musica piuttosto importante nella giocoleria in genere.
Musica è ritmo come Giocoleria è ritmo e allenarsi con la musica con il ritmo giusto secondo me aiuta tantissimo.
Chiaramente il ritmo varia da attrezzo ad attrezzo, varia anche rispetto al modo di giocare di ciascuno, addirittura può variare a seconda dei trick allenati.
E questa è la difficoltà nel scegliere i brani da ascoltare durante l'allenamento.

Io uso la musica da poco, prima per il "disordine" dei miei allenamenti la musica era più un ostacolo che altro (una canzone con un ritmo "sbagliato" fa decisamente aumentare i drop).
Ora sto cercando di mettere a punto delle playlist diverse per ogni attrezzo, selezionando i brani più adatti e cercando di adattare le routine da provare alla musica che passa in quel momento.
E' un esperimento e vedrò come si evolverà quando riuscirò a ri-allenarmi (allenandomi all'aperto ormai devo aspettare il disgelo...).
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