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ARGOMENTO: E' un'opportunità. e poi ti paghiamo da bere

E' un'opportunità. e poi ti paghiamo da bere 14 Anni 2 Mesi fa #246359

  • rockaffe
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E' stata tra le ultime in ordine di tempo, una discussione in cui si richiedevano artisti per un carnevale cittadino, senza compenso ma con la classica formula del "se volete potete fare cappello".
Se ne parlò già anche in passato di come gli artisti nel campo della giocoleria vengano trattati SEMPRE come hobbisti e di come la presentazione di un compenso susciti sempre grasse risate e pesanti rifiuti.
Nonostante siano passati circa due anni dall'ultima volta in cui se n'è parlato, la storia si ripete ciclicamente soprattutto in periodo di feste (natale, carnevale ecc...).
E come sempre accade qualcuno prende la difesa degli organizzatori di tali eventi dicendo che per chi è agli inizi è comunque una possibilità.
Bene, alcune considerazioni:

- Non so quanto per chi è all'inizio sia un bene buttarsi in feste con grande presenza di pubblico, al limite la buona palestra potrebbe essere rappresentata dalle feste con amici o qualche compleanno.
- Se ad ognuna di queste feste si presenta chi lavora gratis, chi invece lo fa per mestiere si troverà sempre grossi muri di fronte
- Al momento in Italia le altre forme di potenziale "guadagno da prestazione" sono rappresentate dalle convention che come sappiamo non sono tante e vedono più o meno sempre gli stessi artisti italiani impegnati.

Dunque le domande sono:

- Ritenete moralmente giusto che venga chiesto agli artisti di esibirsi senza alcun tipo di compenso e rimborso?
- Trovate che questo sia solo un escamotage per risparmiare o piuttosto una banalizzazione del lavoro di giocoliere?
- Come pensate si possa risolvere il problema?
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E' un'opportunità. e poi ti paghiamo da bere 14 Anni 2 Mesi fa #246360

  • dan_st
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se ti vendi a poco la gente ti valuta come uno che vale poco.
La serietà di quelli che hai davanti dipende anche da te. Se ti comporti da professionista e fai vedere che sei un professionista fidati che non si permettono di fare discorsi del genere.
Il discorso comuni è un pò particolare...non hanno soldi...(per assurdo quelli piccoli sono molto piu ben disposti a pagare di quelli grandi) e per tanto cercano di tirare come vogliono. Semplicemente rifiutati. Oppure gli dici che vai solo per farti pubblicità ma fai quello che vuoi, come vuoi e quando vuoi
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E' un'opportunità. e poi ti paghiamo da bere 14 Anni 2 Mesi fa #246371

  • Geppo
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- Ritenete moralmente giusto che venga chiesto agli artisti di esibirsi senza alcun tipo di compenso e rimborso?

Assolutamente no, bisogna vedere pero' il perchè non si offre ne compenso ne rimborso. Ad esempio per manifestazioni di beneficienza ci sta che si richieda una partecipazione volontaria.
- Trovate che questo sia solo un escamotage per risparmiare o piuttosto una banalizzazione del lavoro di giocoliere?

Purtroppo credo piu' la seconda. Si banalizza la giocoleria e quindi non si ritiene il caso di dover sborsare troppi soldi per un "buffone di corte".
- Come pensate si possa risolvere il problema?

Personalmente non faccio spettacoli, ma mi vengono chiesti spesso giocolieri e quindi io do dei contatti.
La prima cosa che metto in chiaro è che per niente nessuno da niente.
Certo, conosco dei ragazzi che escono a poco e che si stanno "formando" ma che ovviamente se uno esce per 50 euro, vale 50 euro.
Questa credo sia la cosa da mettere piu' in vista quando.
Ho ad esempio avuto a mano in questi giorni l'esempio di Imbersago.
L'assessore mi ha chiesto dei giocolieri per dare un po' di colore alla festa di carnevale in paese. Purtroppo sta richiesta mi è arrivata tardi e non sono riuscito a trovare nessuno, pero' la questione è stata, io ho AL MASSIMO 100 euro, nel senso che non li chiedeva al comune ma ce li metteva di tasca sua probabilmente, per dare quel qualcosa in piu', che magari è anche superfluo, non indispensabile, ma un qualcosa in piu'.
Dievrso se ti dicono che ti danno 50 euro per essere il fulcro della serata o della festa o di quello che sia.

In tutto questo credo che la colpa sia dei cattivi organizzatori e non dei giocolieri in erba o dei punkabbestia che si vendono a poco.
Concorrenza sleale? forse, ma io la vedo come nell'altro topic sulle sfere, è il mercato che regola queste cose.
i call center hanno un sacco di giovani universitari che stanno li per qualche mese e poi se ne vanno e le ditte li possono pagare poco perhcè non hanno professionalità ecc ecc.
Quindi è colpa loro se quelli che lavorano al call center da 10 anni prendono poco o del datore di lavoro?

Un artista suda per tutta una vita per costruire uno spettacolo e poi decide di venderlo al migliore offerente.
Se chiede 1000 euro perchè pensa di valere 1000, ma nessuno gli compra lo spettacolo, o non fa piu' lo spetacolo o abbassa il prezzo.
Se abbassa il prezzo a 500 e ancora nessuno glielo compra, abbaserà di nuovo il prezzo. Purtroppo il prezzo lo fa il mercato, non l'artista.
Se un comune trova un pischello che fa 3 paline per 20 euro e gli sta bene vedere quel tipo di spettacolo, è giusto che spenda 20 euro se è quello di cui ha bisogno, perchè dovrebbe spenderne 200 per avere tante cose in piu' come professionalità, pulizia e quant'altro, di cui pero' non ha bisogno?
Io purtroppo/perfortuna ragiono cosi' in diversi ambiti.
Perchè spendere 500 euro in piu' per avere la macchina di un colore metallizzato?
Mi interessa il fattore estetico della macchina?
1)SI spendo 500 euro in piu'
2)NO risparmio 500 euro.

Un agenzia vuole un giocoliere per una serata in discoteca.
Gli interessa che sia professionale, non dia fuoco a qualcuno, sia in orario ed emetta fattura?
1)SI assumo un professionista e gli do 500 euro
2)no, l'importante è risparmiare e non mi frega un cazzo di chi viene, spendo 100 euro e pago un pirla qualsiasi.

Noi cosa dovremmo fare, eliminare i pirla qualsiasi? Obbligarli a diventare bravi e professionali?
Credo sia piu' costruttivo far capire alle agenzie o comunque ai committenti che quello che pagano, c'e' un motivo per cui lo pagano.
...ma ciao!
Geppo!
P.S. Bad!! Tu e le tue cacchio di regole sulla firma!
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  • Geppo
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stavo pensando....
è quindi meglio uno che vale 5 e si fa pagare 5+una birra o uno che vale 50 e si fa pagare 500?

chi rovina di piu' la figura del giocoliere?

Non si puo' vietare di lavorare a tuttiquelli che valgono meno di 100 se c'e' gente che gli basta un 50.
...ma ciao!
Geppo!
P.S. Bad!! Tu e le tue cacchio di regole sulla firma!
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  • Nulleamai
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Geppo ha colto in pieno la questione, mi trovo perfettamente d'accordo con lui.
Io credo che la cosa migliore da fare per chi vuole fare il giocoliere o anche solo vorrebbe provare a diventarlo (come me) sia di fare quanti più spettacoli a cappello possibile, dove per cappello intendo autogestiti e autorganizzati, dove al massimo si chiede il permesso al comune di esibirsi, o ai vigili.

Dopo che sono stati fatti 400 o 500 spettacoli a cappello si può dire di avere una certa esperienza, e se si fanno bene i cappelli si può guadagnare molto di più di un rimborso spese, senza contare che sono la migliore pubblicità per ingaggi futuri.

Inoltre è difficile che uno che con un solo cappello fa 100-200 euro accetti un cachet di 50 euro.

In parole povere: è l'esperienza che fa la differenza.
Tutta la conoscenza sorge dall'ignoranza
tutorial e video Poi spinning www.youtube.com/user/Nulleamai
Inerzia Spinning www.inerzia.org/
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  • rockaffe
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@Geppo: Rispondo alla domanda del tuo secondo intervento (e sono d'accordo sull'analisi del mercato che hai fatto).

Il primo rovina la sua immagine fra i giocolieri anzitutto e contribuisce anche a mantenere viva tra i layman la convizione del "giocoliere disadattato ubriacone ecc..."

Il secondo a mio parere verrà ricordato come uno "troppo caro" al limite ma non credo possa generare un opinione generalizzata sulla categoria.

@Nullemai: Il tuo discorso è giusto, non parli di spettacoli a cappello a chiamata, ma di autoproduzioni del tuo stesso spettacolo (ghgh non trovavo modo migliore per dirlo).
In questo caso sei tu agente di te stesso e decidi come vendere il tuo prodotto.
Altro è il caso in cui ti chiamano e ti dicono: siamo un agenzia di xxx organiziamo eventi e cerchiamo giocolieri e artisti di strada che si esibiscano a cappello.
Sostanzialmente suona uguale ma non lo è perchè:

Nel primo caso sei tu a sceglierti piazza e luoghi con buoni bacini d'utenza in cui prevedi prospettiva di guadagno.
Nel secondo vai a scatola chiusa: ci sarà gente a quella festa? Sarò io l'unica attrazione che "vende" qualche cosa? Mi viene in mente il carnevale: i genitori che comprano mascherine trombette coriandoli qualsiasialtracosailbambinovoglia e poi... oh cè anche un giocoliere che bravi che sono stati. Un buon 60% passa e va via. Se vuoi anche qualcosa da quel 60% devi farlo notare e dal pagamento dello spettacolo si cade nella richiesta di elemsina (parere personalissimo).

Per questo io la vedo un po' categorico: vuoi uno spettacolo per una festa organizzata (naturalmente le eccezioni per le serate di beneficenza che ricordava Geppo sono ben accette)? Paghi.

Per il discorso della qualità ci sarebbe da scrivere ore, anche se basterebbe un po' di autoanalisi da parte dell'artista.
Per portare un esempio vicino, accortomi della scadenza del prodotto che si offriva come giocolieri a chi ci richiedeva per feste, ho preferito abbandonare il lavoro da giocoliere per ridedicarmi agli spettacoli di micromagia che riesco a curare in modo migliore, credo sia più giusto che nell'altro campo lavorino persone che investono tempo e denaro nella realizzazione di prodotti più professionali.
Se lo facessero tutti...
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  • devilfolk
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a mio dire..
1)non è moralmente giusto, se io mi son fatto un cu...un mazzo tanto per diventare bravo e tu mi proponi un lavoro è giusto che io venga pagato (a mia discrezione, ovviamente..nel senso,io posso benissimo accontentarmi della cena e di un fiaschetto di vino..in ogni caso i soldi andrebbero lì..)..c'è anche da dire questo:il comune solitamente ha le braccine mooooooolto corte(e qui poi rimando al punto 2),mentre chi solitamente offre pranzo/cena/rimborso sono gli organizzatori dei festival..e sinceramente fra tutte le magagne che si devono sopportare non mi va proprio(personalmente)di rompere le scatole per avere 20euro invece di una mangiata..
2)il comune,appunto,ha le braccine corte..questo perchè da una parte sminuisce il lavoro del giocoliere,che,economicamente parlando,non è un vero e proprio lavoro, in quanto non produce un utile,se non il divertimento SOGGETTIVO di una persona.dall'altra parte è anche un escamotage, in quanto una persona di basso livello guadagnerà molto meno rispetto ad un artista internazionale..ergo il pagamento del giocoliere va a ricadere tutto sulle tasche e sul divertimento soggettivo del pubblico e basta.
3)una soluzione non penso ci sia..cioè..a meno che tutti i giocolieri si rifiutassero di prestare servizio a meno che non siano pagati adeguatamente e proporzionatamente al proprio livello(il che,cmq,produrrebbe altri problemi,come"in che modo si calcola il livello di abilità di un giocoliere?")..ma è piu semplice che il cielo si ricopra di ippopotami volanti...
bisogna avere un FLOWER dentro di sè,per far nascere una stella danzante!
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  • silv
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il prezzo DOVREBBE essere legato alla bravura dell'artista solo che quelli che organizzano tipo una festa di paese o di carnevale in genere di giocoleria capiscono ben poco. c'è un bel po' d'ignoranza in giro a riguardo (discorso diverso per le convetion ecc.). insomma, vallo a far capire a chi ti paga che vali 500 e non 50!!!!!
KEEP ON JUGGLING!!!!!!!!!!!!!!!
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  • BadCluster
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che si fa lo lascio in piazza o lo metto in juggling wolrd?
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  • fora87
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è vero che nn è colpa dei giocolieri che vanno per 2 birre se nn veniamo pagati dignitosamente però, secondo me, nessuno pagherà mai adeguatamente un gruppo o un artista singolo se può chiamarne un altro (probabilmente peggiore) per un decimo del costo. la gente, purtroppo, bada più alla quantità che alla qualità.

esampio clamoroso è dei gruppi che fanno fuoco: c'è gente che fa uno spettacolo curato, magari anche tecnicamente valido e pulito che (giustamente secondo me) chiede compensi adeguati alla prestazione. altri gruppi fanno fuoco improvvisato, con costumi ed attrezzi a caxxo di cane (passatemi il termine), 4 bonghi e jambe come musica e lasciando pozze di petrolio ovunque dopo gli spettacoli e si muovono per un tozzo di pane.

altro esempio sono gli sputafuoco che fanno 20 sputate per 50€ e si rovinano la salute per nulla e "rubano" il lavoro ad altri professionisti che (di nuovo giustamente secondo me) richiedono compensi adeguati alla prestazione ed ai rischi che corrono.

bisognerebbe trovare un modo per far capire veramente alle agenzie e ai comuni che la professionalità merita un compenso adeguato.
il nostro myspace:
www.myspace.com/piromantici
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  • ballak
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questo è un discorso annoso al quale non c'è soluzione....è un po' lungo ma cercherò di essere sintetico:
gli organizzatori sono di due tipi: 1) quelli che organizzano i festival 2) quelli che organizzano fondamentalmente di tutto arrabattandosi tra una marchetta, una comunione e un evento pubblicitario
1) i primi non sono tanti e mediamente chiamano le sempre le stesse 10 compagnie pagandole più o meno bene ma senza creare un vero ricambio e giro (siamo in italia e c'è pastetta un po' ovunque) o pagandone male 5 e basandosi sugli off, vedi ferrara o simili...questi, però, cercano artisti (poi ci sono quelli che "io organizzo il non-se-lo-in(o)cula-nessuno-festival....questa volta vieni a 2 noccioline e un bicchiere di vino, tanto te lo berresti comunque, poi ti chiamo al festival e ti pago")
2) i secondi cercheranno, a seconda che il cliente voglia uno spettacolo o un kilo di giocolieri e se "sono-di-più-signora-che-faccio-lascio?" per guadagnare loro 50 euro in più sul totale, non sempre artisti ma "pirla qualunque"

alla fine non sono tutti artisti come non sono tutti organizzatori di qualità.... è una questione di coscienza di categoria che manca molte volte: se mi danno 20 euro per fare quello che stasera farei gratis al parchetto, perchè no?

sono d'accordo con nullaemai sull'esperienza e con geppo sul mercato...per quanto riguarda i comuni il discorso è un po' più complesso: per un piccolo comune è più facile destinare diciamo 500 euro direttamente alla compagnia che fa fattura...per il grande comune 500 euro sono come un sasso nella scarpa ed è più facile destinarne 5000 per l'organizzazione di una piccola manifestazione per la quale è stato protocollato un progetto, determinata una delibera, deliberata una determina, ecc.

il problema di cui parli, rockaffe, lo si può solo affrontare personalmente come hai fatto tu per esempio, dando un netto distacco qualitativo che giustifichi il tuo costo

S. :)
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